Castagne – Castagne fresche
Descrizione:
Le principali varietà coltivate in Piemonte sono:
- marroni: Marroni di Chiusa di Pesio, Marroni della Valle Pellice e Marroni di Susa;
- castagne per consumo fresco: Castagne della Madonna, Garrone Rosso, Garrone Nero e Bracalla (nel cuneese);
- castagne secche e farine: Gabbiana, Frattona (Val Tanaro), Gioviasca e Pelosa (Provincia di Torino).
Origine:
non si conosce la sua esatta provenienza; il castagno è probabilmente originario dell’Asia minore e dell’Europa meridionale. In Italia sono presenti circa trecento varietà. Oltre alle cultivar del castagno europeo esistono, tuttavia, anche ibridi eurogiapponesi e entità appartenenti al castagno giapponese. La specie europea viene utilizzata sia per i frutti sia per il legno, mentre le specie orientali sono utilizzate prevalentemente per il frutto.
Il frutto:
achenio con pericarpo liscio e coriaceo di colore bruno scuro. Alla base è presente una cicatrice chiara (denominata ilo), mentre all’apice i resti degli stili (torcia).
Maturazione:
30 settembre – 31 dicembre (marroni e castagne).
Sapore:
dolce e delicato.
Curiosità:
detto anche “albero del pane”, il castagno ha rappresentato per secoli un importante risorsa alimentare per le montagne piemontesi, integrando la scarsa disponibilità di cereali.
Fa bene perché:
le castagne sono dei frutti molto nutrienti in grado di fornire un elevato apporto calorico. Essendo altamente energetiche sono consigliabili per gli sportivi e coloro che effettuano un’attività fisica dispendiosa. Contengono proteine vegetali, vitamine (B1 e B2) e sali minerali (potassio, fosforo e calcio). Sono ricche di fibre e di zuccheri facilmente assimilabili che le rendono facilmente digeribili. La farina di castagne, essendo priva di glutine, può essere utilizzata nella preparazione di prodotti da forno per i soggetti che presentano intolleranze ai cereali.