Pomodoro – Cv diverse
Descrizione:
il frutto è una bacca di forma e dimensioni variabilissime (globosa, appiattita, allungata, ombelicata; liscia o costoluta); con numero di logge variabile, di colore generalmente verde per la presenza di clorofilla nei frutti immaturi e rosso a maturazione per la presenza di un pigmento carotenoide chiamato Licopene, composto dotato di capacità antiossidante. L’estrema variabilità della forma della bacca fa si che si riconoscano diverse tipologie e varietà locali.
Origine:
il pomodoro è una Solanacea originaria dell’America sud-occidentale (Cile, Ecuador e Perù). Nonostante nel Nuovo Mondo il pomodoro facesse parte della dieta quotidiana degli indigeni, l’ortaggio simbolo della cucina mediterranea venne importato in Europa inizialmente per usi ornamentali. Il suo consumo alimentare iniziò in Italia nella seconda metà del 1500, anche se solo verso la fine del 1700 la sua coltivazione conobbe un forte impulso. Mentre in Francia il pomodoro veniva consumato alla corte dei re, nel sud Italia divenne l’alimento base della popolazione povera e dei lavoratori. Risale agli inizi del Settecento la prima tecnica di trasformazione in passata di pomodoro e le prime esperienze di conservazione; tuttavia è solo verso la fine del 1800 che iniziarono a nascere in Italia le prime fabbriche di conserva. Attualmente viene coltivato in tutto il mondo.
Sapore:
più o meno dolce e acidulo in base alle diverse varietà e al grado di maturazione.
Curiosità:
in Piemonte la prima fabbrica di conserve è nata a Torino grazie all’intraprendenza di Francesco Cirio.
Fa bene perché:
il pomodoro è poco calorico e ricco di pigmenti carotenoidi, tra cui la provitamina A. Contiene il licopene, un pigmento naturale che possiede virtù antiossidanti e che quindi, una volta consumato, protegge i tessuti. Contiene anche vitamina C.