Albicocche – Cv diverse
Descrizione:
le principali varietà coltivate in Piemonte sono: Tonda di Costigliole, San Castrese, Harcot, Laycot e Orangered.
Origine:
proviene dalla Cina nordorientale al confine con la Russia, da lì, nei secoli, si estese lentamente verso ovest attraverso l’Asia centrale sino ad arrivare in Armenia (da cui prese il nome), giungendo in Europa con gli antichi romani e crescendo d’importanza con gli arabi. La sua coltivazione si concentra in Piemonte nelle aree collinari particolarmente vocate quali il Saluzzese, il Roero e l’Albese.
Il frutto:
drupa globosa, di colore giallo o giallo-arancio, con buccia vellutata; la polpa è gialla e carnosa.
Maturazione:
1 giugno – 15 luglio
Sapore:
dolce aromatico che varia d’intensità a seconda delle varietà e del grado di maturazione.
Curiosità:
oltre al frutto in pasticceria vengono usati anche i semi, chiamati armelline (o mandorle amare), come ingrediente in sciroppi, liquori e amaretti in abbinamento alle mandorle dolci; il tutto in quantità limitate (solo come aroma) dato che contengono un derivato dell’acido cianidrico che consumato in dosi elevate sarebbe tossico.
Fa bene perché:
le albicocche hanno un elevato contenuto di potassio, carotene, proteine, zucchero, calcio, ferro e fosforo: una vera carica nutritiva facilmente digeribile. É tra i frutti più ricchi di provitamina A grazie all’elevata quantità di beta-carotene, fondamentale per la produzione della melanina, che protegge dai raggi solari e facilita l’abbronzatura. É anche utile nei disturbi della vista.